Fatta questa necessaria premessa, che serve a sgombrare il campo da possibili dubbi su un eventuale universalità del mio personalissimo criterio di classificazione che andrò a illustrarvi nelle prossime righe, vi voglio fare partecipi di questa sorta di tassonomia bibliografica che uso per orientarmi nel vasto mare dei libri correlati alla storia.

Considero tale un romanzo che pur collocandosi in un generico periodo storico (ad esempio si può vagamente immaginare che sia ambientato nel XVIII secolo dagli usi e costumi) si astiene dal far interagire i propri personaggi di fantasia con personaggi realmente esistiti e allo stesso tempo i riferimenti temporali e spaziali sono altrettanto vaghi.
Storia ambientata ai nostri giorni alternata o preceduta da un antefatto collocato in un passato (molto spesso assai remoto). Il tutto legato da un mistero/giallo da risolvere.
La storia è collocata in un periodo preciso, si lega indissolubilmente a fatti storici realmente accaduti, il più delle volte compaiono personaggi storici che interagiscono con quelli di fantasia.
Da un thriller storico (il cui scopo principale è quello della soluzione del mistero) mi aspetto molta coerenza proprio riguardo questo aspetto e chiedo che le inevitabili forzature che si fanno alla storia – quella con la S maiuscola – siano plausibili e verosimili (Se baso il mio romanzo su un fatto storico non posso stravolgerlo per piegarlo alla mia storia, ma devo agire laddove vi sia incertezza e quel che affermo non possa essere confutato dai fatti altrimenti rischio di togliere credibilità a tutto il romanzo il quale non deve essere vero ma credibile sì).
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